Il cibo da strada palermitano è uno dei più famosi del pianeta, tanto da occupare il quinto posto della classifica mondiale dello street food.
È quasi impossibile passeggiare per le strade di Palermo e non essere rapiti dagli odori dei cibi più caratteristici del territorio. Come spesso accade, la cultura palermitana è strettamente legata a quella del cibo e proprio, per questo, oggi vi parlo di alcuni dei piatti più celebri e di dove trovarli:

ARANCINE

Le arancine sono forse lo street food più conosciuto e apprezzato di Palermo (e della Sicilia in generale). Il termine deriva dal frutto arancia, cui l’arancina somiglia per la forma e per il colore della panatura dorata.
Questo cibo è semplicemente una palla di riso, panata e fritta, con vari tipi di ripieno. Le più tradizionali sono le cosiddette arancine “accarne” ripiene di ragù e piselli e “abburro” ripiene di prosciutto e mozzarella.

Dove mangiarle:
– PASTICCERIA OSCAR
La pasticceria Oscar è uno di quei luoghi che a Palermo tutti conoscono: le sue arancine tradizionali sono, infatti, tra le più celebri della città. Sebbene, a mio parere, il locale non invogli i passanti ad entrare, vi consiglio di provare le loro arancine.
La mia preferita è quella al burro.
– KE PALLE
Al salmone, alla norma, alla trapanese,
con la zucca, con il pollo al curry, con la porchetta,
fritta o al forno, classica, vegetariana o vegana, salata o dolce.
Tantissime sono le varianti dell’arancina di Ke Palle che, con grande successo, ha saputo unire l’innovazione di nuovi gusti con i sapori della tradizione.
La mia preferita? Salsiccia al Vino.

PS: Qualora vi stesse chiedendo se la forma corretta sia arancina o arancino, sappiate che “l’arancina è fimmina”, lo dice pure l’Accademia della Crusca.

Arancine Palermo

PANELLE E CROCCHÈ

I cibi della tradizione palermitana sono cibi poveri e il panino panelle e crocché ne è la testimonianza.
Dorate, sottili e croccanti le panelle,
dorate, ma cilindriche e morbide le crocchè.
Le panelle sono delle frittelle di farina di ceci alla quale vengono aggiunti acqua e prezzemolo. Le crocchè (o cazzilli), invece, vengono preparate essenzialmente con patate e prezzemolo.
Possono essere servite insieme o singolarmente, con la classica mafaldina o no,
fondamentale è aggiungere sale, pepe e limone per esaltarne il gusto.

Dove mangiarle:
– VUCCIRIA
Al centro del celebre mercato palermitano potete trovare una bancarella in cui, a partire dal tardo pomeriggio, vengono fritte delle gustosissime panelle e crocchè, tra le migliori di Palermo.
Potete scegliere tra il classico panino farcito e il piattino misto (ideale per l’aperitivo).
– FRANCO U VASTIDDARU
Nella cornice di Corso Vittorio Emanuele, a Piazza Marina, a due passi dal mare, si trova uno dei maggiori punti di riferimento dello street food palermitano: Franco u Vastiddaru.
È aperto per l’intera giornata e serve molte delle classiche pietanze tipiche, tra cui, appunto, le panelle e le crocchè.
– NINO U BALLERINO
Nino è un pilastro del cibo da strada. Nel suo ristorante potete trovare di tutto, io ultimamente ho provato le panelle e penso che siano assolutamente tra le più buone della città.

ANELETTI AL FORNO

Pasta. Che sia assolutamente, irrimediabilmente e perdutamente innamorata della pasta è ormai noto a chiunque. Se parliamo di anelletti al forno poi, per me, non si tratta più di semplice cibo, ma di una vera e proprio esperienza mistica.
La particolarità di questo tipo di pasta è che può essere preparata in base al proprio gusto. Esiste la variante più semplice con ragù e piselli e la variante più completa con melanzane, prosciutto, uova e formaggio.

Dove mangiarla:
A casa. Ok, forse è una risposta un po’ banale, ma è così.
Gli anelletti al forno profumano di casa, di festa e di famiglia.
Chi non ha una nonna palermitana o si trova in città per una visita, può trovare la pasta a forno praticamente ovunque: ristoranti, bar o friggitorie.
Di recente ho provato quella di Nino Ballerino e mi è piaciuta moltissimo: buona, abbondante, low cost, per niente secca e condita al punto giusto.

MEUSA

I piatti di cui ho scritto fino ad ora sono i miei preferiti della cultura palermitana.
Lo stresso non posso dire per la meusa.
La meusa altro non è che la milza fritta in pentoloni di olio e strutto, servita con pezzettini di polmoni all’interno di un panino e condita con pepe e limone nella versione semplice (schetta=celibe) o con caciocavallo nella versione (maritata=sposata).
In rari momenti di audacia e coraggio, riesco ad addentare timidamente un panino con la milza (per poi pentirmene poco dopo). Ma se io non sono un’amante della carne e, soprattutto, delle interiora, Ignazio ne va decisamente pazzo. Vi consigliamo, quindi, i luoghi più buoni secondo le sue preferenze.

Dove mangiarla:
– PORTA CARBONE
Non si trova esattamente nel centro della città, ma è ugualmente molto frequentato da chiunque voglia assaporare un ottimo panino con la milza. E poi volete perdere l’occasione di assaggiare un cibo nuovo nel bellissimo scenario della Cala?
– NINO U BALLERINO
Di nuovo. D’altronte è proprio grazie al panino con la milza che Antonino Buffa, che porta avanti la tradizione iniziata dal suo bisnonno nel lontano 1802, è diventato celebre in tutto il mondo. Infatti il soprannome di “Ballerinu” deriva dalle movenze e dalla velocità con cui prepara i suoi panini.

Ogni commento su cibi e luoghi è, ovviamente, da riferirsi solo ed esclusivamente al gusto personale mio e di Ignazio.
Vi aspettiamo su questo blog per i prossimi articoli alla scoperta di Palermo e per la seconda parte dedicata allo street food.

Qual è lo street food che preferite?