Partiamo subito da un presupposto: non basta una vita per conoscere Palermo.
Io dopo 25 anni continuo a scoprire nuovi tesori nascosti.
Tre giorni possono tuttavia essere sufficienti per respirare l’atmosfera palermitana e visitare le maggiori attrazioni.
Ho ideato un itinerario a piedi che vi permetterà non solo di risparmiare denaro, ma soprattutto di soffermarvi ogni qual volta qualcosa catturerà la vostra attenzione e, posso giurarvelo, accadrà spesso.

I GIORNO

Il tour alla scoperta di Palermo non può che iniziare da Palazzo dei Normanni, guardiano di un gioiello unico nel suo genere: la Cappella Palatina.
Dopo aver fatto il pieno di bellezza, dirigetevi verso corso Vittorio Emanuele attraversando Porta Nuova. Lungo corso Vittorio Emanuele troverete alcuni dei maggiori punti di interesse della città di Palermo, a partire dalla maestosa Cattedrale.
Prima di continuare la visita del centro storico, raggiungete Ballarò, uno dei principali mercati della città, e assaggiate il panino con le panelle.
Ritornate nel corso principale riprendendo la vostra visita a partire dalla Chiesa del Santissimo Salvatore e proseguendo con Palazzo Alliata di Villafranca e la Chiesa di San Giuseppe dei Padri Teatini.
La chiesa costituisce uno dei Quattro Canti, la celebre piazza da cui si snodano le due arterie della città: corso Vittorio Emanuele e via Maqueda.
A due passi dai Quattro Canti, si trova Piazza Pretoria comunemente conosciuta come “piazza della vergogna” a causa della nudità delle statue che compongono una delle fontane più belle al mondo, custodita proprio nella piazza.
Prima di concedervi una cena a base di pietanze tipiche del luogo, concludete la vostra incursione nel cuore pulsante di Palermo visitando la chiesa San Cataldo e la chiesa Santa Maria dell’Ammiraglio, due delle tappe del percorso arabo normanno inserito nella lista dei luoghi patrimonio dell’umanità UNESCO nel 2015.

II GIORNO

Per il vostro secondo giorno alla scoperta di Palermo concedetevi un risveglio lento all’Orto Botanico, perdendovi tra le migliaia specie differenti di piante presenti.
Proseguite il vostro cammino raggiungendo uno dei luoghi più singolari della città, nonché uno dei miei luoghi del cuore: la chiesa di Santa Maria dello Spasimo, un tesoro letteralmente a cielo aperto.
Nei pressi de “lo Spasimo” sono ubicati, a pochi metri tra loro, da una parte una delle pagine più buie della storia (l’inquisizione) rappresentata da Palazzo Chiaramonte Steri, e dall’altra la casa dei personaggi simbolo di Palermo, cioè il Museo delle Marionette.
Per respirare un po’ di mare dentro la città, proseguite verso la Cala per voi dirigervi verso la Vucciria, celebre mercato e zona piena di locali, frequentati prevalentemente dai più giovani al calar del sole.
Per godere di uno spettacolo gratuito di Palermo dall’alto, salite fino all’ultimo piano della Rinascente. Dalla terrazza della Rinascente riuscirete ad avvistare la vostra prossima meta: il Teatro Massimo, uno dei più emblematici simboli della città.
Dopo aver visitato il teatro, perdetevi tra le viuzze che si snodano davanti all’imponente teatro. Sedetevi in uno dei locali presenti per un aperitivo o procedete in direzione del Teatro Politeama. Poi godetevi la cena in uno dei locali di via Isidoro La Lumia. Troverete ottimi hamburger alla macelleria Barresi, da Unto o da Zangaloro.

III GIORNO

Due cose, oltre al cibo, sono sacre a Palermo: il mare e Santa Rosalia, patrona della città.
L’estate palermitana è piuttosto lunga, quindi potrete fare il bagno già a partire dalle ultime settimane di primavera fino alle prime settimane di autunno.
Se non avete intenzione di trascorrere qualche ora in spiaggia, andate comunque a Mondello per vivere un’atmosfera di calma e rilassatezza con l’acqua cristallina che fa da sfondo. Dopo aver mangiato il popolare polpo di Calogero, un gelato al volo o aver fatto sosta presso il mercato San Lorenzo, raggiungete il santuario di Santa Rosalia, in cima a Monte Pellegrino.

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