Il Natale è sempre stato un periodo speciale per me.
Anche quando, a Palermo, era più semplice sentire l’odore del mare che quello dei biscotti in forno.
E adesso che a Monaco di Baviera sono circondata da tutta la magia che potessi desiderare, ho deciso di non averne ancora abbastanza e così, insieme a Ignazio, ho trascorso qualche giorno in Alto Adige per scoprire il fascino dei mercatini tedeschi in territorio italiano. Dolci e vin brulè al di qua delle alpi.

SELVA DI VAL GARDENA

Per i nostri 4 giorni in Alto Adige abbiamo fatto base a Selva di Val Gardena. Un piccolo paese incastonato tra le dolomiti, catena montuosa patrimonio UNESCO.
Un luogo che, come scrivevo su Instagram, è quasi a metà tra un cartone natalizio e un cinepanettone.
È stato il mio primo viaggio in montagna e probabilmente la mia è stata una reazione che definirei quasi ingenua, ma giuro di non aver mai visto tanta neve in vita mia.
E così, circondata da strati di neve e addobbi natalizi, sentivo di essere al posto giusto nel momento giusto. Passeggiando per il paesino c’è qualcosa che salta subito all’occhio:
– gli sciatori che sfrecciano tra le montagne
– gli ski bar all’interno dei quali gli sportivi trovano ristoro e calore
– gli innumerevoli hotel
Selva, infatti, offre il giusto connubio tra sport e relax.
Il mercatino natalizio (che si trova nella via che conduce alla chiesa di Santa Maria Assunta) comprende casette di legno ricoperte di neve, lucine colorate, la ricostruzione delle cabine della funivia e una slitta trainata da renne di legno.

ORTISEI

A pochi chilometri da Selva si trova Ortisei, facilmente raggiungibile con gli autobus che partono da piazza Nives.
Una volta giunti a Ortisei ci siamo catapultati all’interno del panificio Hofer, esattamente di fronte alla fermata dell’autobus. La bäckerei (per dirlo alla tedesca) offre una grande varietà di prodotti da forno, come il pane o la pizza, e specialità tirolesi, come speck o salami, ma anche dolci, cioccolato e liquori.
Ortisei sembra quasi un grande villaggio di Natale, molto più urbano e meno surreale di Selva. Una particolarità è senza dubbio il colore acceso delle facciate che fa di Ortisei una sorta di Burano tra le montagne.

BRESSANONE

La gita a Bressanone è stata abbastanza breve, ma abbiamo avuto tutto il tempo di passeggiare nel mercatino di Natale custodito tra il duomo e il palazzo del comune, ascoltare i canti di Natale e bere cioccolata calda e vin brulè mangiando gli Strauben: una deliziosa pastella fritta servita con zucchero a velo e nutella.

MERANO

Con la complicità di un cielo azzurrissimo, Merano ci ha offerto una visione particolare del Natale.
I suoi mercatini si estendono lungo il fiume Passirio offrendo la visuale del fiume, appunto, da una parte e quella delle montagne innevate dall’altra. Proprio a Merano abbiamo mangiato due dei cibi più buoni: panino con salsiccia di Merano e schiacciata di patate con speck e formaggio.
A dispetto di qualsiasi vin brulè, a Merano è possibile riscaldarsi in una maniera particolare: immergendosi nell’acqua calda delle piscine delle Terme.
Oltre al bagno turco e alla sauna, durante il periodo invernale le terme prevedono delle piscine interne con diverse temperature e tre piscine esterne: acqua gelida, acqua bollente e acqua salata.
Immergervi nell’acqua bollente della piscina esterna con idromassaggio, mentre l’aria gelida vi pizzica la pelle del viso, sarà una delle esperienze migliori che possiate vivere.

BOLZANO

Quest’anno ho messo per la prima volta piede in Trentino e, di conseguenza, a Bolzano. I mercatini più importanti della città bilingue si trovano nella piazza principale, piazza Walther, a due passi dal duomo.
Il tempo a Bolzano è stato scandito da un giro ai mercatini, una passeggiata sotto i portici e brezel ripieni di speck. In questo Bolzano è molto simile a Innsbruck: negozi e bancarelle colme di speck tirolese.