Entrare subito in sintonia con Berlino non è facile o, perlomeno, non lo è stato per me. È una città così forte, così contraddittoria, così particolare e così complessa che necessita di tempo per essere apprezzata pienamente e, addirittura, capita.
Noi non abbiamo avuto molto tempo e mentre percorrevamo le sue vie ci rendevamo già conto del fatto che avremmo avuto solo un assaggio della città.
Nonostante questo siamo comunque riusciti a visitare i luoghi imperdibili della città:

SONY CENTER

Il Sony Center è stato realizzato dall’architetto Helmut Jahn su commisione della multinazionale giapponese Sony. Si tratta di un complesso di edifici situato a Potsdamer Platz a pochi passi da alcuni dei resti del muro di Berlino ancora sparsi per la città. Il momento perfetto per visitare il Sony Center è la sera, quando si accendono delle luci colorate che creano un’atmosfera suggestiva nella piazzetta interna che ospita una serie di ristoranti e il cinema “CineStar Berlin & IMAX”.

PORTA DI BRANDEBURGO

Probabilmente il monumento più celebre di Berlino e simbolo della città stessa. È raffigurato nelle monete di 10, 20 e 50 centesimi.
La porta in stile neoclassico è stata costruita alla fine del 700 come porta reale. Solo i reali, infatti, potevano passare attraverso la parte centrale.
Nel corso degli anni ha assunto vari significati e funzioni e subito delle modifiche. La quadriglia superiore (che rappresenta la Dea Vittoria che guida una carrozza tirata da quattro cavalli), infatti, è stata prima trafugata da Napoleone, nel 1806, come bottino di guerra e poi danneggiata durante la seconda guerra mondiale.
Prima del crollo del muro di Berlino la porta apparteneva alla zona est della città. Oggi è divenuta simbolo della riconquistata unità della Germania.

DUOMO DI BERLINO

Il Berlin dom è un gioiellino barocco che funge da chiesa, museo e sala concerti.
Provenendo da una città ricca di cupole come Palermo, sono stata inevitabilmente catturata dalla splendida cupola turchese, decorata all’interno da mosaici raffiguranti personaggi biblici e da una vetrata che raffigura la colomba dello spirito santo. Salendo circa 270 gradini, è possibile salire in cima alla cupola e ammirare la città dall’alto.

CHECKPOINT CHARLIE, MEMORIALE DEGLI EBREI E MEMORIALE DEGLI OMOSESSUALI

Come dicevo qui, Berlino è una città talmente intrisa della sua storia che è impossibile visitarla senza imbattersi nelle testimonianze della storia nazista e post bellica del paese. Una di queste testimonianze è senza dubbio il Checkpoint Charlie.
Si tratta del principale punto di passaggio per gli Alleati, i diplomatici e gli altri stranieri che avevano il permesso di transitare tra le due zone di Berlino dal 1961 al 1990. Checkpoint Charlie collegava, dunque, il quartiere sovietico di Mitte con quello statunitense di Kreuzberg.
Il luogo che tra tutti mi ha spezzato il cuore è stato senza dubbio il Memoriale per gli Ebrei assassinati d’Europa. Si tratta di un monumento realizzato nei primi anni duemila per commemorare le vittime della Shoah. 2711 blocchi marmorei sono stati posti nel quartiere Mitte, a pochi metri di distanza dalla porta di Brandeburgo, come a simulare delle tombe. Dall’esterno le stele sembrano tutte della stessa altezza, ma addentrandosi nella struttura si viene inglobati dalla struttura stessa, provando un inevitabile senso di disperazione e alienazione.
Come tutti sappiamo, gli ebrei non sono stati le uniche vittime del regime nazista.
Tra queste vi sono gli omosessuali e a loro è dedicato il “Memoriale agli omosessuali perseguitati sotto il nazismo”. Il memoriale consiste in un cuboide di cemento all’interno del quale viene trasmesso un cortometraggio raffigurante due uomini che si baciano. Una tabella posta nelle vicinanze recita “Con questo memoriale, la Repubblica Federale di Germania intende onorare le vittime di persecuzioni e omicidi, per mantenere viva la memoria di questa ingiustizia, e per creare un duraturo simbolo di opposizione a inimicizia, intolleranza ed esclusione di gay e lesbiche.”.

STREET ART

Quando si pensa a Berlino e alla Street art vengono subito in mente i celeberrimi murales che addobbano i resti del muro di Berlino in quella che oggi è conosciuta come East Side Gallery. Ma non è tutto qui.
Riflessiva e frenetica, grigia e colorata. Berlino è stracolma di murales.
A partire da Rosenthaler Strasse (in particolare nei pressi del Cinema Cafè), uno degli angolini più particolari di Berlino.
Uno dei murales più spettacolari è quello realizzato dalla writer argentina Marina Zumi. Si chiama Universe 101 e raffigura un coloratissimo universo nell’intera facciata di un edificio.
Il murales che entra di diritto tra i miei preferiti si trova a Rosenthaler Strasse e ritrae un elefante che tiene con la proboscide un palloncino a forma di mondo. Una vera esplosione di colori!

DOVE MANGIARE

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Giungendo a Berlino direttamente da Monaco di Baviera, sapevamo già che non avremo trovato una gran varietà di cibo tipico da provare.
Berlino, piuttosto, è una città cosmopolita che ospita tantissime “culture” e, di conseguenza, tantissimi tipi di cucina.
Ma è proprio a Berlino che uno dei cibi di strada più celebri della Germania è nato nel 1949 ad opera di Herta Charlotte Pöppel.
Si tratta del Currywurst: una salsiccia condita con ketchup e una spolverata di curry e servita con patatine fritte.
A Berlino, potete provare questo piatto presso:
Curry 61 (Oranienburger Str. 6)
Curry 36 (Mehringdamm 36)
Se invece avete voglia di hamburger, andate da Burgermeister (Oberbaumstraße 8).
Scordatevi comode poltrone e servizio ai tavoli, da Burgermaister si mangia in piedi o appoggiati sulle transenne. Eppure l’hamburgeria situata all’interno di un ex bagno pubblico, nella stazione Schelisches Tor a Kreuzberg, è sempre super frequentata. Non fatevi intimorire dalla fila, l’attesa sarà ricompensata.
Potrete scegliere tra 8 varietà di panini diversi (tra cui quello vegano) e patatine fritte semplici, patatine fritte al formaggio e patatine fritte al chili e al formaggio a cui aggiungere, eventualmente, bacon, formaggio e/o jalapenos.