Venezia.
Quest’anno l’ho inserita nella lista dei miei Traveldreams e finalmente l’ho visitata.
Prima di partire avevo un po’ paura. Ho sempre paura quando si tratta di visitare un luogo del quale ho aspettative troppo alte perché temo di rimanerne delusa.
Con Venezia non è successo, anzi.
Quando abbiamo attraversato il primo ponte, a due passi da Piazzale Roma, siamo riusciti solo ad esclamare: “wow”.
La sensazione di trovarci in una città unica al mondo è stata subito forte.

Abbiamo passeggiato sotto il sole cocente e ho sorriso delle cose più banali, come i postini o i taxi in battello.
Venezia è una città calma e silenziosa che non ha bisogno di urlare al mondo la sua bellezza, anche nei luoghi comunemente più caotici, come nel famoso mercato di Rialto o tra gli universitari che bevono un’ombra di vino o uno spritz con uno sfondo mozzafiato.
Venezia è una città fortemente fotogenica (sembra stare lì a posta per essere fotografata),
è bella (a voler usare un termine banale quanto veritiero),
è altamente turistica, ma assolutamente autentica.

Ammetto che passeggiare tra le sue vie è stato a tratti difficile, finché non abbiamo deciso di chiudere la cartina e perderci nel labirinto di calli, canali e campielli.
Abbiamo visto Piazza San Marco alle 7 di mattina quando oltre a noi c’erano solo piccioni e giapponesi,
abbiamo preso il traghetto per la coloratissima Burano, visitato il quartiere ebraico e assaggiato la tipica pasta veneziana,
abbiamo frequentato i celebri bacari, ammirato il teatro “La Fenice” e cercato di interpretare il dialetto veneto,
abbiamo contemplato il tramonto dal ponte di Rialto e abbiamo visto le gondole scomparire dietro il ponte dei Sospiri,
abbiamo lasciato Venezia con la promessa di ritornarci presto.

Amare Venezia è fin troppo semplice, ma ci sono stati due aspetti che mi hanno fatto storcere un po’ il naso, due nei, due chiazze di colore su una tela altrimenti perfetta.
Mi si spezza quasi il cuore a dirlo, ma ho trovato alcune vie veramente sporche e piene di spazzatura e, dopo il tramonto, vi erano delle vie troppo buie.
Di certo questo non deve persuadervi dal visitare la città, ma è giusto che ne scriva affinché possiate avere un quadro totale.
Venezia ha il privilegio di essere esagerata: esageratamente bella, esageratamente fuori dal comune, e forse solo per questo le si può perdonare tutto.

Come dicevo abbiamo promesso di ritornare presto a Venezia perché, nonostante abbiamo camminato tantissimo, vogliamo conoscere ogni angolo di questa città, ma vogliamo anche ritornare nei luoghi già visti per riscoprirli sotto una luce nuova, vogliamo ritrovare la magia di sorseggiare del vino a dieci centimetri dai canali, con il sole che tramonta, il canto dei gondolieri e la pace nel cuore.

Voi siete mai stati a Venezia? Cosa ne pensate? 🙂